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Intervista ad Andrea Schiavina – Direttore Engineering Macchine e Hendrik Jan Bartels – Director Global Sales & Marketing di Gruppo Fabbri.

A che cosa è dovuto il recente impegno di Gruppo Fabbri su questa nuova linea di confezionatrici?
Hendrik Jan Bartels: Le nuove Automac vogliono essere la risposta di Gruppo Fabbri alle precise e sempre più incalzanti richieste del mercato in termini di aumento prestazionale delle linee produttive industriali. Nei nostri mercati di riferimento i clienti richiedono due cose essenziali alle macchine confezionatrici: l’aumento della capacità produttiva attuale e una maggiore flessibilità. Automac 75 e Automac 95 sono state sviluppate con queste due finalità e direi che i nostri ricercatori ed ingegneri abbiano centrato in pieno l’obiettivo.
Andrea Schiavina: Automac 75 e Automac 95 rappresentano l’evoluzione, in termini tecnici, funzionali e anche estetici, di Automac 55 Più, una delle nostre macchine stretch più vendute ai centri di confezionamento di medie e grosse dimensioni. I nomi delle due macchine fanno già capire che il passo avanti rispetto alla versione precedente è notevole.

Quali sono le caratteristiche tecniche che rendono le nuove Automac così innovative?
Andrea Schiavina: La prerogativa principale di queste macchine è la velocità di confezionamento. Ma Automac 75 e Automac 95 presentano anche altre importanti novità, come la nuova svolgitura del film per un migliore centraggio stampa e un nuovo sistema di tensionatura del film studiato per migliorare le performance del confezionamento.
Sono stati inoltre perfezionati l’elettronica, i fattori di resistenza all’umidità e la facilità di manutenzione, oltre alle linee della macchina stessa.
Hendrik Jan Bartels: Ciò che garantiscono sono, in poche parole, velocità, flessibilità, sicurezza e affidabilità.

In che cosa si differenziano le due macchine?
Andrea Schiavina: Automac 75 garantisce le più elevate prestazioni quanto a dimensioni vassoio, raggiungendo una velocità massima di 75 confezioni al minuto. Automac 95 è invece ideale per l’alta produzione, potendo arrivare a confezionare fino a 90 pacchi al minuto. Entrambe, poi, raggiungono i massimi vertici degli standard di sicurezza in vigore e garantiscono un’area di lavoro confortevole.
Hendrik Jan Bartels: Come dicevo, la nostra nuova linea risponde a qualsiasi richiesta di maggiore rapidità e flessibilità produttiva: una macchina che garantisca un cambio di formato e dimensioni del vassoio agevole e veloce oggi non ha rivali sul mercato. La possibilità, poi, di lavorare anche con pellicole stretch stampate fino a 10 colori a velocità di questo livello rappresenta un ulteriore, notevole vantaggio per chiunque voglia combinare branding ed efficienza in un unico processo produttivo.

Ce le potete descrivere a grandi linee?
Andrea Schiavina: Fin dal primo sguardo si nota che le nuove Automac sono state disegnate specificamente per l’industria alimentare, grazie ai carter realizzati interamente in acciaio inox che conferiscono loro una maggiore solidità. Inoltre un pratico monitor touch screen semplifica e rende immediato l’utilizzo delle macchine da parte dell’operatore.
Hendrik Jan Bartels: Automac 75 e Automac 95 sono esteticamente molto curate. Ma è soprattutto la user friendlyness a renderle particolarmente idonee a questo settore. Il loro funzionamento è intuitivo e semplice da imparare, inoltre la nostra Assistenza Tecnica si occupa sempre del training dei manutentori e operatori in maniera approfondita e completa.

Quali sono i mercati di riferimento per queste macchine?
Hendrik Jan Bartels: Innanzitutto l’industria di confezionamento del pollo, delle carni rosse e bianche, della frutta – in particolare le mele – e della verdura e dei funghi. Naturalmente Automac 75 e Automac 95 hanno una clientela globale, che si distingue soprattutto in Italia, Francia, Russia e USA. Gruppo Fabbri garantisce ovunque una rete di assistenza tecnica, diretta o tramite distributori qualificati, la quale fa sì che le nostre macchine rendano ogni giorno al massimo.
Andrea Schiavina: Siamo molto orgogliosi di Automac 75 e Automac 95, del resto innovazione e ricerca ci hanno sempre contraddistinti. Al momento non esistono macchine stretch alternate con un ventaglio di prestazioni che sia alla loro altezza.

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